C’erano da girare i nuovi spot tv per la nuova reflex digitale consumer con sensore da 24 megapixel Nikon D3200 e le mirrorless Nikon 1
Fabio Breccia, regista degli spot e Ferran Paredes Rubio, direttore della fotografia, hanno deciso di fare a meno della videocamera cinematografica sostituita con la nuova reflex full frame Nikon D800 che può registrare filmati ad alta definizione con frame rate fino a 50 fps. Le riprese sono state effettuate a Barcellona, senza utilizzare particolari accessori, né pannelli riflettenti e luci aggiuntive.
Dino del Vescovo ha intervistato i due professionisti per cercare di capirci di più.
“Con la Nikon D800 ci siamo divertiti a rendere dinamica l’inquadratura, anche quando i soggetti erano fermi, immobili. In questo modo abbiamo esaltato le prestazioni del sensore full frame 24×36 FX abbinato ad obiettivi Nikkor luminosi”, racconta Fabio Breccia, 34 anni, recanatese di nascita, che oggi vive tra Roma e Milano.
“Il sensore CMOS ha mostrato una gamma dinamica straordinaria, soprattutto nelle medie luci e nelle ombre, e una resa tonale stupenda”, ha commentato Ferran Paredes Rubio, 36 anni, di Barcellona.
Se Domani Ti Chiedessero di Realizzare un Nuovo Spot o una Fiction con la Nikon?
“Esistono casi e casi legati ai fini ma anche alle location, in studio o in esterne – risponde Breccia – Utilizzerei la DSLR con soggetti in ambienti che richiedono particolare discrezione. Se volessi girare un videoclip a bordo di un aereo, dentro un aeroporto o in un ospedale, la reflex sarebbe perfetta: potrei far finta di fotografare e invece registrerei dei filmati.. Altri casi in cui la ripresa con Nikon DSLR può rivelarsi congeniale, sono le riprese on the road come è accaduto con i tre tv promotion Nikon e, perché no, quelle sportive on-board.
Ancora, utilizzerei la reflex se volessi sfruttare le ottiche fotografiche in mio possesso e realizzare particolari riprese, come le macro, i Tilt-Shift, etc…”.
La Nikon D800 ha un Sensore FX, più Grande di Quello Usato, su Pellicola, per il Cinema. Come lo Avete Sfruttato?
Il formato FX porta ad avere una profondità di campo molto ridotta, quasi surreale in abbinamento a obiettivi luminosi usati a tutta apertura. Nell’inquadrare il volto degli attori, con l’ottica AF-S Nikkor 35mm f/1.4G, capitava spesso di avere la pupilla a fuoco e il naso già fuori fuoco. Una situazione che con le normali pellicole si ottiene con ottiche da 85mm e oltre. Malgrado tutto abbiamo optato per il Full Frame e sempre per la massima apertura del diaframma f/1.4. Tutto questo ci ha permesso di andare oltre il classico isolamento del soggetto ben a fuoco su uno sfondo sfuocato, tipico delle riprese cinematografiche.
In questo modo abbiamo voluto esaltare il principale vantaggio delle DSLR Full-Frame considerando che le stesse, quando necessario, possono essere impiegate con diaframmi più chiusi oltre a poter essere usate anche in porzioni sensore ridotte come nel caso del ritaglio DX 24x16mm.
Avete Valutato Il Fatto che le Nikon Consentano di Registrare Video Full HD anche “Non Compressi” Sfruttando l’Uscita Clean HDMI?
La possibilità che la Nikon D800 offre di ottenere in uscita un flusso video Full HD “pulito”, senza compressione o a ridotta compressione ProRes HQ, ProRes LT o ProRes422 è senza dubbio un plus da non trascurare per riprese in studio o comunque in ambiti cinematografici da gestirsi con bassi budget. Nell’ottica del progetto che avevamo in mente però, abbiamo preferito non misurarci con un ulteriore apparato, cioè con un registratore esterno. Avevo già provato l’H264 usato per le registrazioni on-camera della Nikon D800, trovandolo idoneo allo scopo. E i risultati finali di estrema qualità ottenuti non mi hanno fatto pentire…
Dove Pensi che ci si Possa Spingere con la Nikon D800?
“La D800 è una macchina con una latitudine di posa da record e una resa cromatica di serie che adoro. Il Picture Control Neutro offre già ottima base di partenza sufficientemente “flat” e comunque personalizzabile ulteriormente in soggettive necessità di nitidezza, contrasto e saturazione. Se si lavora a 100 ISO – bada bene che sto parlando della ripresa video e non dello scatto di fotografie – i risultati sono superlativi. Se si spinge la sensibilità fino a 800 ISO si avvertono i primi limiti. A 1.600 ISO e oltre questi si fanno evidenti. Il punto è che i 36 megapixel di risoluzione del sensore CMOS fantastici in fotografia, diventano meno indicati nella ripresa video ad estremizzate amplificazioni ISO. Per girati ad alti valori ISO risulta preferibile, ovviamente, la Nikon D4 che ha singoli fotodiodi sensore più grandi.
Detto questo, la Nikon D800 fa paura per quanto riguarda la latitudine di posa e la gamma dinamica.”
Un Aspetto Tecnico, o Concettuale, che ti è Particolarmente Piaciuto sulla Nikon?
Credo che l’abbinamento fra il sensore “croppabile” cioè capace di lavorare anche in formato DX 1.5x, quello che di solito si indica con la sigla APS-C e l’attacco F-Mount delle ottiche, mai cambiato nel corso degli ultimi 50 anni, sia il massimo a cui aspirare.
Un plus che permette di montare ed usare a piene prestazioni video qualsiasi obiettivo Nikkor sulla D800, a prescindere dalla data di produzione. Tutto ciò è a dir poco eccitante poiché si traduce nella possibilità di recarsi in un qualsiasi mercato dell’usato e comperare ottiche Nikkor anche molto datate, adattandole agli usi cinematografici più creativi. Vale davvero la pena sottolineare che sulla reflex D800 si possono montare anche ottiche manuali degli anni ’60. Le telecamere professionali e le DSLR di altri brand questo non lo permettono nei termini offerti da Nikon.
Che Dire ai tuoi Colleghi che Mostrano ancora Perplessità sulle Capacità di ripresa Full HD delle nuove Reflex?
Dico che continuare a negare che le reflex siano capaci, nelle giuste condizioni, di regalare risultati di alto livello, ha ormai poco senso. Comprendo lo scetticismo solo perché il boom registrato in questi ultimi anni dalle reflex che salvano video Full HD ha portato alcuni professionisti a esagerare un po’, a trovarsele un po’ ovunque, su tutti i set. Se un professionista continua a negare l’evidenza, significa che non è pronto ad accogliere l’evoluzione tecnologica e, in fin dei conti, l’evoluzione di sé stesso.
La messa a fuoco continua in Live View non è veloce. Qual è la tua preferenza circa i metodi di messa a fuoco da adottare?
L’autofocus può al massimo interessare chi compra la videocamera per registrare il filmino delle vacanze. Nel mondo professionale, la messa a fuoco si regola con le mani e la si posiziona nel reale punto di interesse. C’è poco da discutere. Se poi il futuro ci riserverà dei sistemi AF tanto intelligenti da sostituirsi alla creatività umana, beh, questo non possiamo saperlo.
In Sede di Montaggio, come avete Gestito il Workflow Partendo dal Girato H.264 On-Camera?
Abbiamo convertito tutto il materiale nel formato Apple ProRes HQ, quindi importato in Apple Final Cut Pro, montato, ed esportato su DaVinci Resolve. Da l ì tutto è stato “color corretto” riscontrando un’ampia possibilità di intervento, soprattutto in corrispondenza delle alte luci. Il primo passaggio, cioè la conversione in Apple Prores HQ, ci ha permesso di ottenere un video più gestibile, con fotogrammi decompressi “interi”, quindi a piena risoluzione di ogni singolo frame. Il montaggio risulta così più fluido già in timeline anche se su un file più pesante.
Il software DaVinci Resolve viene utilizzato nel cinema da diversi anni e può ritenersi il software per la Color Correction professionale più famoso.
Le Sorprese sono arrivate proprio in Fase di Ottimizzazione e Color Correction?
Assolutamente sì. Qui la Nikon D800, con nostra grande gioia, ha dimostrato tutto il suo valore. Abbiamo recuperato dettagli su porzioni sovraesposte dell’immagine che credevamo ormai perse. Ciò ha smentito chi afferma “in assoluto” che con il digitale conviene sempre tenersi bassi, sottoesponendo la scena, perché un “bianco bruciato” è praticamente irrecuperabile.
Quali Ottiche hai Utilizzato per Realizzare le Telepromozioni Nikon?
Ho abbinato alla D800 le ottiche Nikkor f/1.4: 35mm, 50mm e 85mm. Ho anche utilizzato un 17-35mm f/2.8 e un 14mm f/2.8. In alcune riprese, poi, ho usato anche il tele 70-200mm f/2.8.
Come hai Impostato la D800 per il Girato?
Abbiamo girato sempre in formato pieno full frame 24x36mm FX proprio per mantenere ristretta la zona di nitidezza in abbinamento a obiettivi luminosi usati a diaframmi aperti. Girato a 1920x1980p a 25fps, ma anche a 1.280x 720p a 50fps per le scene da percepire “al rallentatore”. Dal menu impostazioni filmato della Nikon D800 abbiamo scelto la qualità HIGH Alta e adottato il Picture Control Neutro risultato sufficientemente bilanciato e “flat” al punto giusto per le fasi di montaggio e Color Correction. Tutto girato in rigoroso controllo manuale dell’esposizione “M” quindi operato di scena in scena e anche durante la registrazione, con la scelta di tempo, diaframma, ISO ma anche con l’utilizzo di filtro ND regolabile per poter girare a 1/50 in pieno sole anche a diaframmi aperti. In certe situazioni, ho attivato l’istogramma live utile a valutare oggettivamente sul monitor l’esposizione ottimale frutto dell’abbinamento tempo, diaframma, ISO e posizione del filtro ND in uso.
Qualche domanda a Ferran Paredes Rubio
Quali Accessori hai Utilizzato per le Riprese degli Spot?
Ci abbiamo ragionato un po’ su e abbiamo fatto una scelta: quella cioè di disporre di un’apparecchiatura che fosse quanto più invisibile, discreta. L’unico accessorio utilizzato è stato un oculare mirino viewfinder Hoodman, indispensabile ad avere un maggior controllo sui punti di messa fuoco gestiti anche in pieno sole. Il monitor della reflex, per quanto preciso, non ti permette di distinguere con estrema precisione le zone di nitidezza rispetto a quelle che non lo sono.
Le Nikon DSLR con sensore Full Frame FX 24×36 offrono più formati. Pensi che questi possano essere d’aiuto per bilanciare la focale e/o gestire gli aspetti della profondità di campo?
Anche in questo caso abbiamo giocando proprio sulla ridotta profondità di campo permessa dalle dimensioni sensore FX abbinate ad obiettivi luminosi. In altri termini riuscivamo a raccontare ciò che volevamo anche con immagini statiche, semplicemente spostando il punto di fuoco dentro l’inquadratura. Grazie all’uso dei filtri ND variabili, anche in pieno sole è stato possibile girare alla massima apertura f/1.4, o in alcuni casi f/2.0, senza il rischio di sovraesporre. Questo perché ci piaceva l’idea di spostare il fuoco dentro la scena a nostro piacimento, malgrado filmassimo con un 35mm, quasi un grandangolo.
Quale risposta ha fornito il sensore CMOS della D800 alla tua necessità di “scrivere con la luce”, scena dopo scena?
La risposta è stata sicuramente positiva anche se oltre i 1.000 ISO il rumore di fondo iniziava a farsi sentire. Il CMOS da 36,6 megapixel è forse un po’ troppo risoluto e denso per effettuare riprese video ad estremizzate amplificazioni ISO. In alcune situazioni, soprattutto con trame e soggetti caratterizzati da linee fitte, è comparso l’effetto aliasing e moiré.
La Nikon D800 offre molte personalizzazioni dei pulsanti programmabili. Hai trovato utile associare l’ingrandimento zoom al pulsante centrale del multiselettore?
Molto utile! Anzi in un primo momento non mi ero accorto che fra le funzioni previste per quel pulsante ci fosse anche l’ingrandimento zoom. Un’ottima trovata visto che l’uso dei pulsanti di Zoom In e Zoom Out posti a sinistra del display, si rivela scomodo se con la mano sinistra sei impegnato a mettere fuoco ruotando la ghiera dell’obiettivo. L’aver associato la funzione al pulsante centrale del multiselettore, da attivare con la mano destra, ha definitivamente risolto l’esigenza.
Quale Aspetto Tecnico e Concettuale della Nikon D800 ti è Piaciuto in Modo Particolare?
La gamma dinamica, senza dubbio, quindi la latitudine di posa molto ampia. Non abbiamo mai avuto neri “inchiostrati”, cioè piatti, per cui in post-produzione abbiamo goduto di una libertà di azione molto alta nel regolare i contrasti come più ci piacevano.
Hai sfruttato la Stabilizzazione Ottica degli Obiettivi Nikkor?
Avremmo potuto, in alcuni casi, montare la macchina in speciali gabbie che consentissero una presa più stabile, ma abbiamo deciso sin dall’inizio di filmare a mano libera. Quanto alla stabilizzazione VR delle ottiche Nikkor, a volte l’ho attivata, altre volte no. Non volevo infatti che i movimenti risultassero poco naturali.
Negli spot sono presenti diverse scene al “rallenty”. Come avete gestito questi effetti?
Sin dall’inizio avevamo pensato a scene da proporre al rallenty, anche se molto leggero. Abbiamo quindi filmato a 1280×720 pixel, in modalità p (progressiva) e a 50 fps (fotogrammi al secondo). Il rallenty è una di quelle cose che vanno pianificate in anticipo se si cercano validi risultati.
Hai Fatto Uso di Filtri Ottici Montati sugli Obiettivi Nikkor?
Anche se non amo particolarmente i filtri ND variabili per il fatto che il loro effetto non è sempre ben distribuito su tutto il fotogramma, ammetto di averli usati quasi per tutte le riprese degli spot promozionali. Per due motivi in particolare: uno, la possibilità di cambiare l’esposizione in modo graduale assecondando la continua variabilità meteo che caratterizzava quelle giornate – si passava continuamente dal sole alle nuove e viceversa – due, come citavo prima, per sfruttare a tutta apertura diaframma obiettivo, la ridotta profondità di campo del full frame 24×36 anche in pieno giorno. Bastava oscurare in rotazione il filtro ND per filmare a 1/50 sec e apertura pari a f/1.4, anche in pieno sole, senza il rischio di sovraesporre.
C’erano da girare i nuovi spot tv per la nuova reflex digitale consumer con sensore da 24 megapixel Nikon D3200 e le mirrorless Nikon 1. Fabio Breccia, regista degli spot e Ferran Paredes Rubio, direttore della fotografia, hanno deciso di fare a meno della videocamera cinematografica sostituita con la nuova reflex full frame Nikon D800 che può registrare filmati ad alta definizione con frame rate fino a 50 fps. Le riprese sono state effettuate a Barcellona, senza utilizzare particolari accessori, né pannelli riflettenti e luci aggiuntive.
Dino del Vescovo ha intervistato i due professionisti per cercare di capirci di più.
“Con la Nikon D800 ci siamo divertiti a rendere dinamica l’inquadratura, anche quando i soggetti erano fermi, immobili. In questo modo abbiamo esaltato le prestazioni del sensore full frame 24×36 FX abbinato ad obiettivi Nikkor luminosi”, racconta Fabio Breccia, 34 anni, recanatese di nascita, che oggi vive tra Roma e Milano.
“Il sensore CMOS ha mostrato una gamma dinamica straordinaria, soprattutto nelle medie luci e nelle ombre, e una resa tonale stupenda”, ha commentato Ferran Paredes Rubio, 36 anni, di Barcellona.
Se Domani Ti Chiedessero di Realizzare un Nuovo Spot o una Fiction con la Nikon?
“Esistono casi e casi legati ai fini ma anche alle location, in studio o in esterne – risponde Breccia – Utilizzerei la DSLR con soggetti in ambienti che richiedono particolare discrezione. Se volessi girare un videoclip a bordo di un aereo, dentro un aeroporto o in un ospedale, la reflex sarebbe perfetta: potrei far finta di fotografare e invece registrerei dei filmati.. Altri casi in cui la ripresa con Nikon DSLR può rivelarsi congeniale, sono le riprese on the road come è accaduto con i tre tv promotion Nikon e, perché no, quelle sportive on-board.
Ancora, utilizzerei la reflex se volessi sfruttare le ottiche fotografiche in mio possesso e realizzare particolari riprese, come le macro, i Tilt-Shift, etc…”.
La Nikon D800 ha un Sensore FX, più Grande di Quello Usato, su Pellicola, per il Cinema. Come lo Avete Sfruttato?
Il formato FX porta ad avere una profondità di campo molto ridotta, quasi surreale in abbinamento a obiettivi luminosi usati a tutta apertura. Nell’inquadrare il volto degli attori, con l’ottica AF-S Nikkor 35mm f/1.4G, capitava spesso di avere la pupilla a fuoco e il naso già fuori fuoco. Una situazione che con le normali pellicole si ottiene con ottiche da 85mm e oltre. Malgrado tutto abbiamo optato per il Full Frame e sempre per la massima apertura del diaframma f/1.4. Tutto questo ci ha permesso di andare oltre il classico isolamento del soggetto ben a fuoco su uno sfondo sfuocato, tipico delle riprese cinematografiche.
In questo modo abbiamo voluto esaltare il principale vantaggio delle DSLR Full-Frame considerando che le stesse, quando necessario, possono essere impiegate con diaframmi più chiusi oltre a poter essere usate anche in porzioni sensore ridotte come nel caso del ritaglio DX 24x16mm.
Avete Valutato Il Fatto che le Nikon Consentano di Registrare Video Full HD anche “Non Compressi” Sfruttando l’Uscita Clean HDMI?
La possibilità che la Nikon D800 offre di ottenere in uscita un flusso video Full HD “pulito”, senza compressione o a ridotta compressione ProRes HQ, ProRes LT o ProRes422 è senza dubbio un plus da non trascurare per riprese in studio o comunque in ambiti cinematografici da gestirsi con bassi budget. Nell’ottica del progetto che avevamo in mente però, abbiamo preferito non misurarci con un ulteriore apparato, cioè con un registratore esterno. Avevo già provato l’H264 usato per le registrazioni on-camera della Nikon D800, trovandolo idoneo allo scopo. E i risultati finali di estrema qualità ottenuti non mi hanno fatto pentire…
Dove Pensi che ci si Possa Spingere con la Nikon D800?
“La D800 è una macchina con una latitudine di posa da record e una resa cromatica di serie che adoro. Il Picture Control Neutro offre già ottima base di partenza sufficientemente “flat” e comunque personalizzabile ulteriormente in soggettive necessità di nitidezza, contrasto e saturazione. Se si lavora a 100 ISO – bada bene che sto parlando della ripresa video e non dello scatto di fotografie – i risultati sono superlativi. Se si spinge la sensibilità fino a 800 ISO si avvertono i primi limiti. A 1.600 ISO e oltre questi si fanno evidenti. Il punto è che i 36 megapixel di risoluzione del sensore CMOS fantastici in fotografia, diventano meno indicati nella ripresa video ad estremizzate amplificazioni ISO. Per girati ad alti valori ISO risulta preferibile, ovviamente, la Nikon D4 che ha singoli fotodiodi sensore più grandi.
Detto questo, la Nikon D800 fa paura per quanto riguarda la latitudine di posa e la gamma dinamica.”
Un Aspetto Tecnico, o Concettuale, che ti è Particolarmente Piaciuto sulla Nikon?
Credo che l’abbinamento fra il sensore “croppabile” cioè capace di lavorare anche in formato DX 1.5x, quello che di solito si indica con la sigla APS-C e l’attacco F-Mount delle ottiche, mai cambiato nel corso degli ultimi 50 anni, sia il massimo a cui aspirare.
Un plus che permette di montare ed usare a piene prestazioni video qualsiasi obiettivo Nikkor sulla D800, a prescindere dalla data di produzione. Tutto ciò è a dir poco eccitante poiché si traduce nella possibilità di recarsi in un qualsiasi mercato dell’usato e comperare ottiche Nikkor anche molto datate, adattandole agli usi cinematografici più creativi. Vale davvero la pena sottolineare che sulla reflex D800 si possono montare anche ottiche manuali degli anni ’60. Le telecamere professionali e le DSLR di altri brand questo non lo permettono nei termini offerti da Nikon.
Che Dire ai tuoi Colleghi che Mostrano ancora Perplessità sulle Capacità di ripresa Full HD delle nuove Reflex?
Dico che continuare a negare che le reflex siano capaci, nelle giuste condizioni, di regalare risultati di alto livello, ha ormai poco senso. Comprendo lo scetticismo solo perché il boom registrato in questi ultimi anni dalle reflex che salvano video Full HD ha portato alcuni professionisti a esagerare un po’, a trovarsele un po’ ovunque, su tutti i set. Se un professionista continua a negare l’evidenza, significa che non è pronto ad accogliere l’evoluzione tecnologica e, in fin dei conti, l’evoluzione di sé stesso.
La messa a fuoco continua in Live View non è veloce. Qual è la tua preferenza circa i metodi di messa a fuoco da adottare?
L’autofocus può al massimo interessare chi compra la videocamera per registrare il filmino delle vacanze. Nel mondo professionale, la messa a fuoco si regola con le mani e la si posiziona nel reale punto di interesse. C’è poco da discutere. Se poi il futuro ci riserverà dei sistemi AF tanto intelligenti da sostituirsi alla creatività umana, beh, questo non possiamo saperlo.
In Sede di Montaggio, come avete Gestito il Workflow Partendo dal Girato H.264 On-Camera?
Abbiamo convertito tutto il materiale nel formato Apple ProRes HQ, quindi importato in Apple Final Cut Pro, montato, ed esportato su DaVinci Resolve. Da l ì tutto è stato “color corretto” riscontrando un’ampia possibilità di intervento, soprattutto in corrispondenza delle alte luci. Il primo passaggio, cioè la conversione in Apple Prores HQ, ci ha permesso di ottenere un video più gestibile, con fotogrammi decompressi “interi”, quindi a piena risoluzione di ogni singolo frame. Il montaggio risulta così più fluido già in timeline anche se su un file più pesante.
Il software DaVinci Resolve viene utilizzato nel cinema da diversi anni e può ritenersi il software per la Color Correction professionale più famoso.
Le Sorprese sono arrivate proprio in Fase di Ottimizzazione e Color Correction?
Assolutamente sì. Qui la Nikon D800, con nostra grande gioia, ha dimostrato tutto il suo valore. Abbiamo recuperato dettagli su porzioni sovraesposte dell’immagine che credevamo ormai perse. Ciò ha smentito chi afferma “in assoluto” che con il digitale conviene sempre tenersi bassi, sottoesponendo la scena, perché un “bianco bruciato” è praticamente irrecuperabile.
Quali Ottiche hai Utilizzato per Realizzare le Telepromozioni Nikon?
Ho abbinato alla D800 le ottiche Nikkor f/1.4: 35mm, 50mm e 85mm. Ho anche utilizzato un 17-35mm f/2.8 e un 14mm f/2.8. In alcune riprese, poi, ho usato anche il tele 70-200mm f/2.8.
Come hai Impostato la D800 per il Girato?
Abbiamo girato sempre in formato pieno full frame 24x36mm FX proprio per mantenere ristretta la zona di nitidezza in abbinamento a obiettivi luminosi usati a diaframmi aperti. Girato a 1920x1980p a 25fps, ma anche a 1.280x 720p a 50fps per le scene da percepire “al rallentatore”. Dal menu impostazioni filmato della Nikon D800 abbiamo scelto la qualità HIGH Alta e adottato il Picture Control Neutro risultato sufficientemente bilanciato e “flat” al punto giusto per le fasi di montaggio e Color Correction. Tutto girato in rigoroso controllo manuale dell’esposizione “M” quindi operato di scena in scena e anche durante la registrazione, con la scelta di tempo, diaframma, ISO ma anche con l’utilizzo di filtro ND regolabile per poter girare a 1/50 in pieno sole anche a diaframmi aperti. In certe situazioni, ho attivato l’istogramma live utile a valutare oggettivamente sul monitor l’esposizione ottimale frutto dell’abbinamento tempo, diaframma, ISO e posizione del filtro ND in uso.
Qualche domanda a Ferran Paredes Rubio
Quali Accessori hai Utilizzato per le Riprese degli Spot?
Ci abbiamo ragionato un po’ su e abbiamo fatto una scelta: quella cioè di disporre di un’apparecchiatura che fosse quanto più invisibile, discreta. L’unico accessorio utilizzato è stato un oculare mirino viewfinder Hoodman, indispensabile ad avere un maggior controllo sui punti di messa fuoco gestiti anche in pieno sole. Il monitor della reflex, per quanto preciso, non ti permette di distinguere con estrema precisione le zone di nitidezza rispetto a quelle che non lo sono.
Le Nikon DSLR con sensore Full Frame FX 24×36 offrono più formati. Pensi che questi possano essere d’aiuto per bilanciare la focale e/o gestire gli aspetti della profondità di campo?
Anche in questo caso abbiamo giocando proprio sulla ridotta profondità di campo permessa dalle dimensioni sensore FX abbinate ad obiettivi luminosi. In altri termini riuscivamo a raccontare ciò che volevamo anche con immagini statiche, semplicemente spostando il punto di fuoco dentro l’inquadratura. Grazie all’uso dei filtri ND variabili, anche in pieno sole è stato possibile girare alla massima apertura f/1.4, o in alcuni casi f/2.0, senza il rischio di sovraesporre. Questo perché ci piaceva l’idea di spostare il fuoco dentro la scena a nostro piacimento, malgrado filmassimo con un 35mm, quasi un grandangolo.
Quale risposta ha fornito il sensore CMOS della D800 alla tua necessità di “scrivere con la luce”, scena dopo scena?
La risposta è stata sicuramente positiva anche se oltre i 1.000 ISO il rumore di fondo iniziava a farsi sentire. Il CMOS da 36,6 megapixel è forse un po’ troppo risoluto e denso per effettuare riprese video ad estremizzate amplificazioni ISO. In alcune situazioni, soprattutto con trame e soggetti caratterizzati da linee fitte, è comparso l’effetto aliasing e moiré.
La Nikon D800 offre molte personalizzazioni dei pulsanti programmabili. Hai trovato utile associare l’ingrandimento zoom al pulsante centrale del multiselettore?
Molto utile! Anzi in un primo momento non mi ero accorto che fra le funzioni previste per quel pulsante ci fosse anche l’ingrandimento zoom. Un’ottima trovata visto che l’uso dei pulsanti di Zoom In e Zoom Out posti a sinistra del display, si rivela scomodo se con la mano sinistra sei impegnato a mettere fuoco ruotando la ghiera dell’obiettivo. L’aver associato la funzione al pulsante centrale del multiselettore, da attivare con la mano destra, ha definitivamente risolto l’esigenza.
Quale Aspetto Tecnico e Concettuale della Nikon D800 ti è Piaciuto in Modo Particolare?
La gamma dinamica, senza dubbio, quindi la latitudine di posa molto ampia. Non abbiamo mai avuto neri “inchiostrati”, cioè piatti, per cui in post-produzione abbiamo goduto di una libertà di azione molto alta nel regolare i contrasti come più ci piacevano.
Hai sfruttato la Stabilizzazione Ottica degli Obiettivi Nikkor?
Avremmo potuto, in alcuni casi, montare la macchina in speciali gabbie che consentissero una presa più stabile, ma abbiamo deciso sin dall’inizio di filmare a mano libera. Quanto alla stabilizzazione VR delle ottiche Nikkor, a volte l’ho attivata, altre volte no. Non volevo infatti che i movimenti risultassero poco naturali.
Negli spot sono presenti diverse scene al “rallenty”. Come avete gestito questi effetti?
Sin dall’inizio avevamo pensato a scene da proporre al rallenty, anche se molto leggero. Abbiamo quindi filmato a 1280×720 pixel, in modalità p (progressiva) e a 50 fps (fotogrammi al secondo). Il rallenty è una di quelle cose che vanno pianificate in anticipo se si cercano validi risultati.
Hai Fatto Uso di Filtri Ottici Montati sugli Obiettivi Nikkor?
Anche se non amo particolarmente i filtri ND variabili per il fatto che il loro effetto non è sempre ben distribuito su tutto il fotogramma, ammetto di averli usati quasi per tutte le riprese degli spot promozionali. Per due motivi in particolare: uno, la possibilità di cambiare l’esposizione in modo graduale assecondando la continua variabilità meteo che caratterizzava quelle giornate – si passava continuamente dal sole alle nuove e viceversa – due, come citavo prima, per sfruttare a tutta apertura diaframma obiettivo, la ridotta profondità di campo del full frame 24×36 anche in pieno giorno. Bastava oscurare in rotazione il filtro ND per filmare a 1/50 sec e apertura pari a f/1.4, anche in pieno sole, senza il rischio di sovraesporre.